DOTT. MARCO LA TORRE
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La Diagnostica Proctologica

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Anoscopi e Rettoscopi Rigidi

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La Ano-Rettoscopia.

Che cos’è? L’anorettoscopia è esame diagnostico, poco invasivo, utilizzato in chirurgia e gastroenterologia, per valutare endoscopicamente ed in via diretta il retto medio-basso ed il canale anale.
E’ una “endoscopia bassa” diretta. Si tratta cioè di una valutazione endoscopica attraverso visione diretta degli ultimi 7-10 centimetri del nostro intestino. 

Previa applicazione di gel lubrificante associato ad anestetico locale, si introduce un ano-rettoscopio all’interno del canale anale e del retto. Una fonte luminosa fornisce la giusta illuminazione per osservare direttamente dall’interno la mucosa anorettale. L’esame dura circa 5 minuti, ed è generalmente indolore.
A che cosa serve? Permette di completare la diagnostica sulle patologie proctologiche. Consente al Medico di visualizzare direttamente un polipo, un tumore dell’ano o del retto, una ragade anale, una trombosi emorroidaria ed un prolasso emorroidario interno, il tramite interno di una fistola perianale, la mucosa emorragica di una proctite specifica o aspecifica, ecc. L’anorettoscopia può essere inoltre operativa: permette al medico di eseguire una biopsia, una legatura elastica emorroidaria, una sclerotizzazione, ecc.
Domande frequenti: Ci possono essere complicazioni? Nessuna specifica; tuttavia in presenza di patologie anorettali associate a flogosi o congestione venosa (patologia emorroidaria, ragade anale, prolasso del retto, ecc), si può presentare al termine dell’esame  un piccolo ed autolimitante sanguinamento, o una esacerbazione temporanea (pochi minuti) della sintomatologia dolorosa preesistente.
Quali sono le controindicazioni? Nessuna specifica; tuttavia particolare prudenza deve essere dimostrata in presenza di recenti interventi chirurgici anorettali e ferite chirurgiche recenti. Devo eseguire una preparazione particolare? E’ sufficiente un piccolo clistere evacuativo, una o due ore prima dell’esame.


Anatomia Ecografica Normale

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Fistola Perianale con mezzo di contrasto

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Paziente con Incontinenza e trattamento con Bulking Anale

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Assottigliamento Sfintere interno in Paziente con Incontinenza Fecale

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Lesione maggiore dello sfintere anele interno ed esterno

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Lesione puntiforme dello sfintere anale interno

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L'Ecografia Trans-Anale, Trans-Rettale, Trans-Perineale

Che cosa è? L’ecografia transrettale è un esame diagnostico, poco o affatto invasivo, utilizzato in medicina, per valutare attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni, l’anatomia del retto (medio-inferiore), dell’ano e del canale anale.
Si tratta di una ben mirata e specifica ecografia del retto e dell’ano, nonché dei tessuti ad essi adiacenti, eseguita dall’interno del retto.
Per quali patologie la si prescrive? Gli ultrasuoni hanno una elevata risoluzione spaziale soprattutto quando vengono impiegate sonde ad elevata frequenza. A livello transrettale l’ecografia permette di identificare con notevole accuratezza tutte le strutture tissutali del compartimento pelvico posteriore: lo sfintere anale interno ed esterno dell’ano, gli strati parietali del retto e dell’ano e gli spazi perianali e perirettali.
Per tali ragione l’ecografia transrettale viene prescritta per tutte le seguenti patologie:
1. Incontinenza fecale
2. Dissinergie del pavimento pelvico
3. Difetti del pavimento pelvico (Rettocele, Enterocele)
4. Fistole ed ascessi perianali
5. Stadiazione di tumori del Retto e dell’Ano
Come si esegue? Essa viene eseguita introducendo per via endoanale una soda ecografica (lineare, biplanare o radiale), di piccolo calibro (da 1cm a 1.5 cm). La sonda viene protetta con un copri-sonda monouso per evitare la contaminazione. 
Il paziente è posizionato in decubito laterale sinistro, in posizione genupettorale (posizione di Sims) e l’esame ha una durata di circa 20 minuti.
Nello studio delle fistole ed ascessi perianali può essere utilizzato un mezzo di contrasto (H2O2, acqua ossigenata), che viene inserito attraverso ago-cannula o specillo all’interno della fistola od ascesso tramite l’orifizio fistoloso esterno.
Nello studio dei difetti del pavimento pelvico (rettocele, enterocele) l’esame può essere completato attraverso uno studio per via vaginale del setto rettovaginale.
A che cosa serve e quali informazioni ci fornisce? 

Nell’incontinenza fecale. 
Permette di identificare eventuali assottigliamenti e/o lesioni del muscolo sfintere anale interno ed esterno o del muscolo puborettale. Permette di misurane lo spessore o l’angolo di interruzione (in caso di lesione muscolare), al fine di pianificare correttamente le strategie terapeutiche possibili (riabilitazione pelvica, interventi di ricostruzione sfinteriale, bulking, ecc).
Negli ascessi e fistole perianali.
Permette di identificare il decorso e la loro localizzazione.
- fistole intersfinteriche (45%): decorrono nello spazio intersfinterico, dalla linea pettinata alla cute, tra sfintere interno ed esterno; 
- fistole transfinteriche (30%): attraversano sia lo sfintere interno che esterno; possono complicarsi con ascessi ischio-rettali; 
- fistole soprasfinteriche (20%): dalla cute alla fossa ischio-rettale senza comunicazione con lo sfintere anale; 
- fistole extrasfinteriche (5%): attraverso il muscolo elevatore dell’ano nello spazio pelvico.
Permette di valutare accuratamente l’entità di interessamento muscolare al fine di pianificare il giusto approccio chirurgico: (escissione completa, drenaggio, ecc.).
Permette di identificare l’orifizio anale interno, attraverso l’impiego del mezzo di contrasto (Acqua Ossigenata, H2O2).
Nei difetti del Pavimento Pelvico (Rettocele, Enterocele):
Permette di valutare l’entità del difetto muscolare. Nel rettocele, per esempio l’ecografia permette di valutare le dimensioni ed il grado del difetto rettovaginale, nonchè la sua esatta localizzazione.
Stadiazione di tumori del Retto e dell’Ano:
Nei tumori del Retto e dell’Ano permette di valutare l’estensione intra-parietale del tumore e l’eventuale presenza di metastasi linfonodali locoregionali. E’ un esame di fondamentale importanza nell’individuare quei pazienti con malattia localmente avanzata meritevoli di un trattamento preoperatorio radiochemioterapico, da quei pazienti con malattia iniziale subito candidabili ad intervento chirurgico resettivo. 


Domande frequenti:  Ci possono essere complicazioni? Nessuna specifica descritta; tuttavia in presenza di patologie anorettali associate a flogosi o congestione venosa (patologia emorroidaria, ragade anale, fistole anali, prolasso del retto, neoplasie), si può presentare al termine dell’esame  un piccolo ed autolimitante sanguinamento, o una esacerbazione temporanea (pochi minuti) della sintomatologia dolorosa preesistente. Quali sono le controindicazioni? Stenosi anale o rettale. Devo eseguire una preparazione particolare? Circa un’ora prima dell’esame è necessario che il paziente esegua un clistere di pulizia


Il Manometro

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Esempio di Ipertono Sfinteriale:
Paziente con Ragade Anale Acuta

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Esempio di ipotono sfinteriale:
Paziente con Incontinenza fecale da lesione complessa dello sfintere interno/esterno

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La Manometria Anorettale.

Che cosa è? La manometria anorettale è un esame diagnostico, poco o affatto invasivo, utilizzata in chirurgia e gastroenterologia, per valutare l’efficienza della muscolatura sfinteriale anale, misurando la contrattilità muscolare dell'ano, in particolare dello sfintere anale interno ed esterno. 
La tecnica consente di raccogliere informazioni sulla fisiopatologia del retto e dell’ano, nonché inquadrare ed analizzare l’intera dinamica muscolare del pavimento pelvico.
Come funziona? Il manometro è, in sintesi, un apparecchio computerizzato caratterizzato da un lettore pressorio, un braccio meccanizzato, un serbatoio di acqua distillata, un sensore pressorio anorettale (sonda in lattice) (figura 1). Una pompa agisce spingendo all’interno della sonda, sottile circa 2-3 mm, dell’acqua distillata, la quale fuoriesce nel canale anale e nel retto attraverso 4/8 piccoli orifizi posti ai lati della stessa. La forza esercitata dai muscoli sfinterici sulla sonda, sarà letta dalla macchina (lettore pressorio computerizzato) come una opposizione o contrasto alla fuoriuscita dell’acqua dagli orifizi della sonda stessa, comunicando al lettore pressorio del manometro una pressione statica a riposo o sotto sforzo. Maggiore sarà la forza esercitata, maggiore sarà la pressione sfinteriale, e viceversa.
A che cosa serve? La manometria anorettale è fondamentale, in associazione ad altri esami diagnostici, nello studio della continenza e dell'evacuazione delle feci. Essa permette di ottenere sia informazioni statiche sia informazioni dinamiche sul funzionamento della muscolatura del pavimento pelvico.
A riposo essa misura le pressioni di base e la compliance rettale (sensibilità alla distensione del retto), mentre sotto sforzo misura la capacità di contrazione volontaria ed il mantenimento della contrazione stessa. In senso dinamico la manometria studia ed analizza i riflessi che sovraintendono l'attività muscolare ed i movimenti dei muscoli rettali ed anali alla distensione e movimento delle feci.
Quali informazioni ci fornisce? 

1. Alterazione dei valori pressori anali a riposo o in contrazione, identificando: ipotono od ipertono sfinteriale
2. Alterazione della sensibilità del Retto
3. Alterazioni dei meccanismi di contrazione o rilasciamento anale: dissinergia del pavimento pelvico
L’esame dura circa 30 minuti al termine del quale, verrà rilasciato un referto medico conclusivo contenente i diversi grafici pressori (figura 2).
Domande frequenti: 
Ci possono essere complicazioni? Nessuna specifica; tuttavia in presenza di patologie anorettali associate a flogosi o congestione venosa (patologia emorroidaria, ragade anale, prolasso del retto, ecc), si può presentare al termine dell’esame  un piccolo ed autolimitante sanguinamento, o una esacerbazione temporanea (pochi minuti) della sintomatologia dolorosa preesistente.
Quali sono le controindicazioni? Nessuna specifica; tuttavia particolare prudenza deve essere dimostrata in presenza di recenti interventi chirurgici anorettali e ferite chirurgiche recenti.
Devo eseguire una preparazione particolare? E’ sufficiente un piccolo clistere evacuativo, una o due ore prima dell’esame.




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