La mia intervista per Eccellenze Italiane ad Odeon TV per il programma Medicina365.
La Ragade Anale
Che cos’è? La ragade anale è un'ulcerazione o meglio fissurazione lineare dell'ano situata al confine tra la linea pettinata e la cute dell'anoderma.
Cause La comparsa della ragade anale è solitamente dovuta alla stitichezza e/o diarrea che si prolungano nel tempo. Spesso l'evento scatenante è rappresentato dal passaggio nel canale anale di una grande quantità di feci o di feci particolarmente dure (ad esempio dei fecalomi).
Sintomi Il Bruciore ed il Prurito anale: sono determinati dalla irritazione provocata dall’esposizione della sottomucosa o del muscolo al transito delle feci per effetto della fissurazione della mucosa. Il prurito è conseguenza della perdita involontaria (soiling) di muco anale, tali secrezione possiede PH acido e tende ad irritare la cute perianale causando anche severe dermatiti perianali. Gioca un ruolo essenziale nella patologia della ragade, l'ipertono dello sfintere interno. L’ipertono anale è conseguenza dello spasmo muscolare che si instaura come effetto dell’esposizione degli strati più profondi del canale anale (tonaca sotto-mucosa e muscolare). L’ipertono è effetto, ma anche causa della mancata guarigione e ri-cicatrizzazione della ragade anale; esso determina, con ogni probabilità, una "micro-ischemia" localizzata che rallenta, e talvolta impedisce, la corretta rimarginazione dell'ulcerazione. Il sanguinamento anale: è conseguenza diretta dell’ ulcerazione mucosa, e può essere spontaneo oppure associato all’evacuazione. La stipsi: essa costituisce una delle possibili cause, ma è spesso una importante conseguenza ed causata dall’inibizione allo stimolo defecatorio a causa del dolore evacuativo.
Sede La linea mediana posteriore è interessata in circa il 90% dei casi, la linea mediana nella restante percentuale. Rare o eccezionali sono le ulteriori localizzazioni.
Come si diagnosticano La visita proctologica, chirurgica e specialistica in particolar modo, con l’ausilio dell’ano/rettoscopia permettono di fare corretta diagnosi e diagnosi differenziale.
Trattamento In meno della metà dei casi la ragade guarisce spontaneamente, cicatrizzando e rimarginandosi da sola, entro poche settimane. Nei casi di persistenza della sintomatologia, dopo opportuna visita specialistica, il trattamento medico è quello di scelta, ed è costituito da farmaci di diversa natura che agiscono sulle diverse possibili cause eziopatogenetiche. Qualora il trattamento medico risultasse inefficace, il trattamento chirurgico rimane il solo capace di garantire una adeguata guarigione. La cronicizzazione della ragade determina infatti la costituzione di margini esuberanti ed esofitici che ostacolano ulteriormente la ri-epitelizzazione della fissura. In queste circostanze il trattamento chirurgico prevede anche la cruentazione e cauterizzazione dei margini con “spianamento” dell’ulcera anale. Di fondamentale importanza risulta la Manometria Anorettale al fine di diagnosticare e quantificare l’ipertono sfinteriale. Alla cruentazione e cauterizzazione dei margini della ragade si può infatti associare una eventuale sfinterotomia anale volta al rilasciamento sfinteriale.